La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



martedì 26 ottobre 2010

Nuove inquietudini La presentazione del saggio nell’aula magna del Liceo scientifico è stata in parte soddisfacente, in parte deludente. Il senso della metà (e pertanto dell’incompiutezza) la qualifica bene, nel senso che soltanto la metà degli studenti che sono stati coinvolti – fra le classi quarte e quinte dei licei classico e scientifico – ha partecipato civilmente al seminario, restando in silenzio, ascoltando gli interventi, magari fingendo interesse. La condotta barbarica della seconda metà, appollaiata nelle retrovie, è l’effetto dell’atteggiamento autolesionista messo in campo da certi docenti che hanno sabotato l’opportunità di declinare la didattica lungo direttrici originali. In definitiva, ho tentato di portare un po’ d’aria fresca in una camera a gas. In parte ci sono riuscito, ingerendo comunque tossine che avevo dimenticato. Era il prezzo piuttosto salato da pagare.
L’appuntamento era aperto al pubblico. In realtà, forse per l’orario oltremodo impopolare, la partecipazione extraliceale è stata infinitesimale: ho riconosciuto visi di cui posso fidarmi. Si sono tenuti a debita distanza gli esponenti locali della sinistra sinistrata, ammuffiti dalla coltivazione del rancore per aver perso tutto ciò che c’era da perdere. Potrei concedergli il brevetto del fallimento. Gli riconosco l’ostinazione del mulo indomabile.
Una rete TV locale ha mandato in onda un servizio nel corso del TG in cui l’inviato confeziona il suo servizio sulla presentazione del volume non citando mai il nome dell’autore (sic!). Invito qualcuno a segnalarlo alla redazione del TG1, che ha bisogno di gente del genere. Il coraggio di deformare non solo le notizie di informazione politica, ma anche i servizi culturali lo rende degno di un patronus di più alto spessore. La damnatio memoriae è dovuta a diverse ragioni. Il proprietario di quella rete è un Berlusconi miniaturizzato, ovvero un personaggio dal curriculum inquietante, che ha affidato il suo Milan di campagna al fratello, per gestire giornali, destini e morti. I suoi valvassori non accettano che io non possa essere assoldato come vassallo. Nel 2004 una voce anonima mi propose al telefono di collaborare con quella rete, in qualità di redattore. Rifiutai senza mezzi termini. Ero un ragazzino senza un centesimo in tasca. Quella determinazione si rivelò convincente, fin troppo. Salvai la mia anima dall'inferno.

giovedì 21 ottobre 2010



Il cielo sceso a corte
Attualità di Leibniz: il pensiero etico e politico





Sabato 23 ottobre 2010

AULA MAGNA DEL LICEO SCIENTIFICO

Via Maiella, n. 41 - Venafro (IS)




9.00 Apertura dei lavori




Franco CAPONE (Dirigente ISISS "A. Giordano" Venafro)


Chiara CAPOBIANCO (Assessore alla Cultura - Comune di Venafro)


Giacomo GARGANO (Direttore Biblioteca civica "De Bellis-Pilla Venafro)



9.15 Relazioni



Donata CAGGIANO (Docente Liceo Classico "A. Giordano" Venafro)


Egidio CAPPELLO (Docente emerito Liceo Classico "A. Giordano" Venafro)


Fausto PELLECCHIA (Presidente del Corso di laurea in Filosofia dell'Università degli Studi di Cassino)



10.30 Discussione con Francesco GIAMPIETRI




Ingresso libero



Per saperne di più: http://www.futuromolise.net/eventi/eventi-culturali-in-molise/2227-sabato-23-ottobre-a-venafro-il-convegno-il-cielo-sceso-a-corte-attualita-di-leibniz-il-pensiero-etico-e-politico.html (FuturoMolise) http://www.altromolise.it/notizia.php?argomento=appuntamenti&articolo=45041 (AltroMolise)