La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



venerdì 28 ottobre 2011



Sono intristito dalla notizia della scomparsa di James Hillmann: è come se avessi perso il maestro preferito o l’unico professore di liceo che ha lasciato qualche traccia sulla mia formazione. Quando avevo 16 o 17 anni consumavo fino all’ultima pagina i suoi saggi, ricavandone impressioni di pienezza esistenziale, nel senso che le sue parole, così suggestive, erano pietre che scalfivano le prime crisi adolescenziali. Ho il profondo rammarico di non aver mai avuto l’opportunità di seguire una sua lezione, magari a Modena nel settembre 2007. Quando penso all’anima, comprendo che il suo unico possibile significato coincide con quello teorizzato da Hillmann nelle sue opere: il giardino è l’anima. «Noi oggi tendiamo a dimenticare che l’anima non è solo dentro di noi, ma anche fuori di noi. E quando siamo in un giardino alla francese o di qualunque altro tipo di giardino, si manifesta qualcosa dell’anima mundi. L’Anima del Mondo si rende visibile ed anzi si mette in mostra».

giovedì 6 ottobre 2011

Leibniz e il meccanicismo - 20-21 ottobre Cassino




Sono affezionato a Cassino, la considero la mia seconda città. Per questa ragione, sono felice di aver offerto il mio contributo per organizzarvi, dopo tre anni, un secondo convegno leibniziano. Proprio a Cassino, dove i corsi universitari di Filosofia sono stati falcidiati dal ministro Gelmini. Ho sempre trovato un gusto particolare nell’andare à rebours: cosa può esserci di più significativo e di più libertario del riportare un po’ di luce laddove i barbari hanno fatto calare le tenebre? Proprio a Cassino, dove ho studiato per cinque anni. A Cassino dove pochi giorni fa si è spento un amico. La cancellazione di un nome dalla rubrica è un gesto drammatico, poiché è indotto da una tensione inderogabile, definitiva, finale, che coincide con la consapevolezza di un contatto troncato dal caso. A Cassino, che inizia ad essere sfumata dalla nebbia, sopravvivevano vaghe idee di socialismo, prime delle lezioni, dopo gli esami, fra un caffè e uno sbadiglio. Addio Antonio, riposa in pace.