La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



martedì 19 febbraio 2013



 L’appuntamento di Dissimulazioni per il bene comune è riuscito al di là delle previsioni più ottimiste. Complessivamente si è registrata una partecipazione di oltre settanta persone: si tratta di un dato niente affatto usuale in una piccola città di provincia, tutt’altro che abituata ad ospitare eventi che presuppongono il raccoglimento riflessivo dell’uditore. Tanto più che non si è discusso di poesia o di narrativa, piani tematici di gran lunga più pop rispetto al pensiero di un genio tedesco che per molti potrebbe essere un terzino del Werder Bremen. È come se la mia città mi avesse abbracciato, incoraggiandomi a vincere le insidie accademiche e ad assorbire i crepuscoli malinconici.

sabato 2 febbraio 2013


   La presentazione ufficiale del volume avrà luogo a Roma il 21 marzo, nel corso di un seminario accademico (ma pubblico) organizzato dall’Università di Tor Vergata. Ciò nonostante, mi è parso giusto accogliere alcune sollecitudini, e farmi promotore di una presentazione affettiva, pretesto generoso per allestire un appuntamento filosofico nella mia cittadina. Un sassolino nello stagno, una settimana prima del voto. Di qui la concentrazione dell’attenzione sul concetto venerabile di bene comune. Una provocazione? Forse sì. Direi piuttosto un’esortazione etica, per non essere causa di incidenti (accidenti) altrimenti ricorrenti.

Riporto di seguito l’articolo apparso su Il Quotidiano del Molise di oggi (p.18):

Il Quotidiano del Molise, sabato 2 febbraio, p. 18