La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



mercoledì 6 novembre 2013

Il video integrale dell'Agoràfestival

venerdì 1 novembre 2013



Struggente e lirica, la scena sublima – esaltandola – una condizione che di per sé sarebbe l’anticamera del ripiegamento depressivo. Girare a vuoto di sera in auto, senza intrusi, per trovare una chiave di volta, perché non è mai troppo tardi per decidersi a voltare pagina, facendo in modo che quel che è stato non influenzi il presente, sterilizzando o abortendo le sue potenzialità più effervescenti. Così anche una canzone solitaria può favorire la presa di coscienza della necessità di rifondare il proprio mondo. Isabella Ferrari fa il resto; impersona un caso singolarissimo di separazione della bellezza pornografica dalla volgarità o dalla sguaiataggine. La scena è irripetibile per la sua ricercatezza: in pochi hanno visto il film di De Maria, in pochi conoscono Bellamore di Sinigallia. È dunque vero che la poesia rifugge le masse, declinandosi in un passatempo elitario.