La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



mercoledì 26 dicembre 2012



Manifesti, manifestini, manifestacci, pretonzoli, pretucoli, pretacci…

Povero idiota in tonicella che durante le festività natalizie cerca un po’ di notorietà, affiggendo sulle mura di quella che dovrebbe essere la casa di tutti, un volgare manifesto dal retrogusto fascista che ci fa ripiombare indietro nel tempo più di ottant’anni. Volgare, razzista, xenofobo e immorale. Mi chiedo come si possa consentire ad uno che già in passato aveva attaccato l’islam e gli immigrati con analoghi manifestini apocalittici, di indossare senza remore i paramenti sacri. Curioso che un addetto ai lavori non abbia capito nulla del messaggio evangelico: messaggio di pace, di solidarietà, di comprensione e rispetto reciproco. Nella sua lettera ai Galati, Paolo di Tarso scriveva: “Non c’è più giudeo né greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo”. Nessuno dunque deve sentirsi superiore o inferiore perché è bianco o nero, maschio o femmina, di una classe sociale, anziché di un’altra.

Insomma quel prete (?) è un vero disastro. Peccato che non leggerà mai questo post e quindi non potrà mai conoscere il suggerimento che mi piacerebbe procurargli al fine di tenere un po’ sotto controllo la sua coscienza. Chissà se conosce quel famoso brano dell’evangelista Giovanni, in cui si narra di una donna sorpresa in adulterio dove gli scribi e i farisei, per mettere alla prova Cristo e avere di che accusarlo, gli propongono la questione suggerendo che donne come quella andrebbero lapidate… Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei… e l’evangelista con una frase ad affetto sottolinea: “Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi”.

Non mi meraviglierò se un giorno quello stesso prete potrà essere accusato di pedofilia o sodomia.

Errata corrige: quando dico, nell'ultima frase, che il prete potrebbe essere accusato di pedofilia o sodomia (a buon ragione per tranquillizzare il mio lettore Marco! che potrà leggere la mia risposta al suo commento), non intendo affatto porre sullo stesso piano il crimine di pedofilia con l'omosessualità, forma d'amore rispettabilissima.
365 VOLTE 25 DICEMBRE

Tra le "pieghe" le idee libere nascono ogni secondo.
Nelle "pieghe" si avverte il tepore rassicurante del pensiero, mai debole.
"Miracoli, disegni e ispirazioni".
In PIEGHE LIBERTARIE è sempre Natale.
Quando il nostro percorso si fa incerto e la vita annichilisce ogni slancio mi auguro che ognuno riesca a rifugiarsi, anche solo per un attimo, in quel labirinto inaccessibile nel quale ritrovare l'essenza delle cose...

                                                                                                                                      Vincenzo





martedì 25 dicembre 2012

I più cari auguri agli amici libertari


    Benché il notiziario della sera sia un bollettino di guerra (lamiere contorte su asfalto scarlatto), ovvero una gazzetta confusa su giorni decapitati, tento di tenere a bada gli effetti dell’atrabile perturbata.  Non v’è nulla di più inattuale di una geremiade natalizia. Azzanno un panettone rigonfio di melanconia e lascio che la piccola Martina mi conduca nel suo piccolo mondo di dinosauri e topolini danzanti. La foschia della sera mi ridesta. Afferro un libro per lasciar perdere ancora le mie tracce. Auguri!

martedì 18 dicembre 2012

Horror

Ingroia, il gruppo Micromega, i veterocomunisti vinti dalla storia e slegati dal mondo, i verdi sbiaditi con i capipopolo ciarlieri di Napoli e Palermo e un Di Pietro da riciclare? Il giustizialismo fariseo e l’estremismo settario ammazzano il futuro.  D'arancione c'è soltanto il cappio.

lunedì 17 dicembre 2012

Don't lie to me




Eccomi tornato tra le “pieghe” .
Ho ri-trovato l’entusiasmo perso.  Ringrazio Francesco che ha sempre creduto nelle mie possibilità e attraverso un  “percorso ad ostacoli” sono riuscito a vincere le mie paure.
Qualcuno era riuscito a mortificare ogni mio slancio, ogni mia reazionaria voglia di difendere le idee.
Eccomi di nuovo qui … sono felice!


giovedì 6 dicembre 2012

Leibniz allo specchio. Dissimulazioni erudite
in uscita il 12 dicembre

 

Qualche giorno fa è apparso nel catalogo di Mimesis il mio secondo volume: si tratta di un’inedita introduzione antologica al pensiero di G. W. Leibniz, elaborata sulla base della piena valorizzazione di quelle che definisco (per semplificare) le autorecensioni del filosofo di Hannover. Il volume si compone di un ampio saggio introduttivo, delle traduzioni italiane corredate di un ricco apparato di note, dell’edizione critica dei documenti latini oltreché di un’esaustiva appendice biobibliografica. Il libro vale tre anni della mia giovinezza (ormai consunta). Non menziono in questa sede quanti sono meritevoli di un ringraziamento, poiché non vorrei apparire come un adulatore. Ho tributato loro la mia più viva riconoscenza a margine dell’introduzione: può bastare. Ancora non ho tra le mani il libro. Sto aspettando impazientemente che l’Editore provveda a spedirmi a casa le copie che mi spettano.