La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



sabato 31 marzo 2012



Un omino ha perso la via di casa, all’alba di un sabato troppo mite per essere vero. Giaculatorie, nenie, paternoster, benché non avesse mai creduto nelle ragioni del cielo. Le sue attenzioni erano per la terra, e i suoi prodotti, e prima ancora per la calce, e la sue polvere grigiastra. Guardava con sospetto alle astrazioni, non sapendo cosa fossero. Si orientava sul fondamento delle ripetizioni, non solo della Natura, ma anche delle sue giornate. Agiva sempre induttivamente. Seguiva il TG4, nonostante avesse detestato Berlusconi con tutte le sue forze. Era troppo scaltro per farsi ingannare. Rientrando a casa dall’orto impiegava più tempo del dovuto: ogni passo una memoria, una battuta un sorriso smaliziato.

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