Primarie, le ragioni della concretezza
Sono immune dalle fascinazioni degli incantatori di serpenti, soprattutto di quanti trasudano cultura televisiva. Così gli effetti speciali di Renzi, abilmente addestrato dagli sceneggiatori Mediaset, non mi abbagliano. La politica non può ridursi a La ruota della fortuna o, per meglio dire, a Ok, il prezzo è giusto!
Domenica darò credito alle ragioni della concretezza, ciò che ci occorre al massimo grado. Il segretario del PD è al riguardo una garanzia: lo prova la sua esperienza amministrativa. Le narrazioni immaginifiche di Vendola, effusione del suo carisma poetico, sono prodotti per sognatori. Ma adesso non possiamo concederci il privilegio di fantasticare, trasfigurando il tessuto sociale in un romanzo d’appendice. Puppato e Tabacci cercano legittimamente una loro visibilità. Ma mi ostino a ritenere che la scelta elettorale debba mirare al bene comune, piuttosto che al successo di campagne marginali.
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