ESCORT
<<La parola attraversa da qualche giorno migliaia di bocche, che non l’avevano mai pronunciata prima. Un evento capace di attirare l’attenzione pubblica, scatenando la morbosità di alcuni, la suscettibilità di altri, ha svolto una evidente funzione linguistica. Non tutti conoscono l’inglese. To escort è un verbo che significa “scortare” o meglio “accompagnare”, lasciando intendere un’attività da dama o da cicisbeo d’altri tempi. L’escort è la puttana di rango; non riceve in scantinati, ma si intufola furtivamente nella dimora del suo cliente. Fa un lavoro come tanti, non sottoposto a tassazioni statali. Senza ricevute, con una doccia si passa a far altro. Il fatto che il premier riceva escort nelle sue dimore non mi interessa minimamente. Nel delirio di onnipotenza, un potentato può pensar bene di allestire un harem di signorine, da candidare poi in liste civiche o da promuovere con l’assunzione istituzionale.
Sono altri gli aspetti che mi inquietano. Credo che sia inaccettabile che la Chiesa Cattolica continui a considerare il papi il condottiero della cristianità italiana. Lo trovo disgustoso. Credo che sia inaccettabile che il TG1 non dia nessuna risonanza all’inchiesta barese. Credo che sia inaccettabile che si sia arrivato a questo punto>>
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