La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



venerdì 1 maggio 2009

1° MAGGIO



L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme e applicazione. Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.

Il lavoratore ha diritto alla retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.

[Articoli uno, trentacinque, trentasei e trentasette della Carta Costituzionale Italiana entrata in vigore il 1° gennaio 1948].


Cura l'elevazione professionale dei lavoratori... ha diritto alla retribuzione proporzionata alla quantità e qualità... sufficiente ad assicurare... un'esistenza libera e dignitosa... assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protez...

...Mhh... Yawhn!!... Ho sognato un posto meraviglioso! Un paese in cui vigevano leggi che garantivano ai lavoratori dei veri e propri diritti! Quali? be', il diritto ad una retribuzione proporzionta alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, ad esempio. Inoltre questa retribuzione doveva essere tanto consistente da dover riuscire ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa! Ma ci pensate?! Un'esistenza LIBERA e DIGNITOSA!
Ma il sogno non finiva mica così, eh! Pensate, ho sognato un paese in cui le donne lavoratrici avevano gli stessi diritti e le stesse retribuzioni dei lavoratori! E qualcuno doveva aver pensato anche alle lavoratrici madri! Sì, perché veniva assicurata anche a loro e ai loro bambini una PROTEZIONE ADEGUATA e SPECIALE!!

Ora potrete capire perché stamattina, dopo aver aperto gli occhi e dopo essermi resa conto che il mio sogno era piuttosto un'allucinazione, ho lasciato che fuggisse via La locomotiva di Guccini e che il macchinista ferroviere si lanciasse a bomba contro l'ingiustizia, non prima d'avermi urlato: "Sorella, non temere corro al mio dovere. Trionfi la giustizia proletaria"!

Che posto magnifico ho sognato. Un posto dov'è garantito il lavoro. Un posto dove c'è il lavoro.

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