La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



domenica 13 dicembre 2009

Qualcuno stacchi la spina Capezzone, Gasparri e le altre cicale asservite e pagate ad ore avranno un gran lavoro nei prossimi giorni. Certamente saranno agevolati dai montaggi dei TG più seguiti. Ad ogni modo, avranno il compito di farlo passare per un redivivo Cristo flagellato ed agonizzante, per conquistare magari la compassione di qualche vecchietto che non è ancora caduto nella trappola del TG4. Altri portavoce e portaborse dovranno invece ridurre quanto è successo qualche ora fa agli effetti dell'azione di uno squilibrato, di un nevrotico turbato dalla vigorosa violenza verbale delle sinistre marxiste, dai proclami terroristici di Di Pietro e dalla caccia allo stregone mobilitata da toghe sempre prevenute. Le cose non stanno così. Per averne una prova è sufficiente leggere i siti dei più autorevoli quotidiani internazionali. Le piazze iniziano a svegliarsi. Mentre il principale partito d'opposizione continua ad essere immerso in un sonno profondo ed infinito, in uno stato crepuscolare permanente, alcuni cittadini iniziano a capire e ad agire. Non mi riferisco all'uomo che lo ha colpito. Penso piuttosto all'Onda viola del No Berlusconi Day e a quanti lo contestavano pacificamente a Milano. Le azioni violente sono ingiustificabili ed inutili. Lo rafforzerebbero, allungando le speranze di sopravvivenza del suo governo di farabutti e contadinotti leghisti. Bisogna contestarlo nel pieno rispetto della legalità: urlando affinchè finalmente cada il sipario, mentre il teatro crolla.

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