La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



martedì 1 dicembre 2009

SE COME ME ODIATE LA TV SPAZZATURA MADE IN ITALY

Vi propongo il seguente interrogativo: perchè qualcuno dovrebbe rispondere alle domande (livello idiota) proposte dai programmi quiz della rai e della mediaset? Pensate a quelle moltitudini (magari alcuni di quelli che leggono il post) che si precipitano a cercare su internet la risposta da inviare via sms, al meccanismo (previa dose di ignoranza letale) che li spinge a partecipare ad un gioco che non ha alcun senso, se non quello di rimanere nei parametri di un meccanismo psicofisico chiamato "gioco" da una parte e di un guadagno senza misura né proporzione dall'altro. Milioni di euro che entrano nelle tasche di chi premia la partecipazione con un millesimo del ricavato.
Chiunque voglia giocare, dovrebbe stare attento che il numero dei partecipanti al gioco non superi la dozzina, se non altro per evitare il rischio di fare il gioco di un altro, magari di chi il gioco lo somministra, come le palate di ignoranza che vediamo in tv ogni giorno.

4 commenti:

  1. Anche io come te, Mirza, odio la tv spazzatura. Ma mi piacerebbe rispondere al tuo interrogativo attraverso la filosofia. Insieme ad Heidegger potremmo dire che l'esistenza inautentica, la dimensione del "Si", è una struttura ontologica dell'esserci, nel senso che attraverso l'inautenticità si apre la possibilità dell'autenticità. Se guardiamo i quiz è perché essi ci indicano comunque qualcosa del nostro essere-nel-mondo. Probabilmente se mio nonno non avesse i suoi quiz televisivi, le sue serate sarebbero ancora più noiose (e anche le mie quando ceno verso le 7). Il pericolo della tv e della rete sta invece nel fatto che in esse avviene una mistificazione: l'inautentico passa per l'autentico. Si crea una commistione così forte , perpetuata dalla struttura macchinosa degli "apparecchi", che anche ciò che può sembrare altamente culturale è invece la ripetizione di un luogo comune. Bisogna stare attenti. Ma io credo nella "forza delle cose". Il mondo è sempre fuori e anche noi lo siamo, nessuno può sottrarsi.

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  2. Ti dico una cosa Cassandra, io non guardo quasi mai la tv, solo qualche film. Sai cosa ho capito? Ho capito che noi siamo schiavi delle nostre abitudini e del nostro intorpidimento sociale. Lasciare un anziano davanti alla tv o migliorare la nostra giornata attraverso la tv non è che uno tra i molti esempi di come non affrontiamo mai le nostre prigiorni culturali. Il mondo è talmente pieno di possibilità eppure sembriamo non vederle. Sarà perchè sono messe alla penombra della nostra routine? Ah, approposito, io odio Heidegger, ma non considerarlo un fatto personale.

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  3. Bè allora siamo filosoficamente in disaccordo, anche se mi piacerebbe conoscere le ragioni del tuo odio. Quello che cercavo di dire è che nella televisione confluiscono diverse istanze che anche nella banalità possono aprire il mondo. la tv non migliora certo la mia giornata (le persone lo fanno) ma può peggiorarla, questo si. Non bisogna lasciare gli anziani davanti alla tv : giustissimo (anche se un anziano è un uomo adulto non un infante, ricordiamolo sempre) ma comunque vorrei dirti che i quiz possono essere occasione di condivisione e di apertura. Quando sono a casa e vado a trovare mio nonno le nostre più vivaci chiacchierate si accendono guardando insieme l'eredità. Tutto qui. Punti di vista. E comunque la tv offre veramente poco di buono. Quindi condivido il tuo post.

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  4. E' questo il punto Cassandra, il post ha un significato chiaro: il contenuto televisivo è un'aberrazione dell'informazione; non lo è la tv come mezzo.

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