La Musa addormentata
Dolce nella sua indolenza l'alba triste
spegne l'alienante costruzione di mondi
retta dall'inconoscibile sogno di esistenze fragili
il corpo lascia la metafisica effimera dell'immagine magica
Tesa anch'essa fragile la fune dei pensieri
sostiene la comparsa dell'animo giocoliere
sul nulla eterno dell'abisso siderale
Come scenici intrecci consumano il nodo dell'enigma
con la confortante comparsa ex machina
cosi il dubbio si inchina all'eroina orfica
protetta dal chiarore indifferente ai giochi della mente
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