Indietro Savoia! Ritratto di un idiota
Ha il quoziente intellettivo di un fagiano e nella sua canzoncina da operetta di quinta categoria cita la sua “cultura”. Proclama la sua letterina d’amore al Paese tre anni dopo aver chiesto allo Stato con l’illustre padre 260 milioni di risarcimento per i danni morali subiti in 54 anni d’esilio. È l’orgoglio dei monarchici italiani, quattro bestie fortunatamente destinate all’estinzione. L’anno scorso si è candidato alle Elezioni Europee con l’UDC di Casini e nel suo distretto è stato sconfitto da un altro idiota senza speranze, Magdi Cristiano Allam, che fulminato sulla via di Damasco è diventato un integralista cattolico, tipo più pericoloso del musulmando moderato ed emancipato, aperto all’Occidente. Inventato come mostro televisivo da Fabio Fazio ai tempi della sua gestione di Quelli che il calcio…, ha tentato di occupare disperatamente il teleschermo nel corso degli ultimi anni, offrendo quello che la TV generalista richiede per andare in onda: il nulla. Dopo aver ballato dalla Carlucci ha preteso di stonare come un ubriaco sul palco del Festival, infettandolo. Ha proposto con altri due idioti (un nano arrogante e un tenorino venduto) una delle canzoni più sciocche ed inascoltabili che siano mai state incise in Italia. Michele Serra l’ha definita giustamente la ridicolizzazione della destra italiana. Intrisa di un vuoto patriottismo da sezione di estema provincia del MSI anni Sessanta, giocata sul vincolo obsoleto ed analfabeta Patria-Dio, è un auntentico orrore, la cui affermazione telecomandata ha provocato la rivolta degli orchestrali e l’esplosione del pubblico. È probabile che Vittorio Emanuele abbia commissionato il voto per quel gioiello del figlio a diversi call-center. È probabile che con lo stesso sistema truffaldino l’Idiota sia riuscito ad affermarsi anche a Ballando con le stelle (per saperne di più, cfr. http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/02/23/news/inchiesta_televoto-2397745/). Il pubblico non è dalla sua parte. L’Italia che si è prostituita per Berlusconi non è così malconcia da graziare uno spaventapasseri vinto dalla storia, senza speranze, che andrebbe spedito su un gommone con biglietto di sola andata in Libia. Lo spettacolo che ha offerto col nano raccomandato e col tenorino sarebbe riuscito ancora meglio se avesse coinvolto anche Vittorio Emanuele, che durante l'esibizione avrebbe potuto magari giocare con i videopoker e palpare escort svizzere. Il Referendum del 1948 con i suoi brogli è stato la fortuna per il Paese. Come ha scritto Oliviero Beha: “c’è da chiedersi se sia torpida furbizia cantare “Viva l’Italia” o quel che è da parte di un Savoia, dopo tutto quello che hanno combinato”. Indietro Savoia, famigliola di temerari guastafeste!
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