Taliban per le libertà
Sono incazzato nero. Lo dico senza mezzi termini. Non ne posso più. Sono sfiduciato ed indignato. E' attivo un processo vergognoso di falsificazione della realtà, per ragioni chiaramente strumentali. La violenza pretesca fa passare il signor Beppino Englaro, il protagonista di un calvario personale di diciassette anni, per un criminale. Suore invasate sostengono delle mere assurdità, esaltati rancorosi schiamazzano come galline affamate davanti alla clinica di Eluana, che dovrebbe essere cinta da un rispettoso e discreto silenzio. Il governo prende ordini dal Vaticano e innesca uno scontro istituzionale con il Presidente Napolitano, per ledere un principio irrinunciabile dello stato costituzionale di diritto: il rispetto di una decisione definitiva di un tribunale. Non ne posso più. Sono nauseato. Provo vergogna. L'orrore non ha mai fine.
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