La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



mercoledì 31 marzo 2010

Perché ha vinto la destra

Bisogna avere il coraggio di essere onesti in primo luogo con se stessi, poi anche con il mondo. Il centrodestra ha vinto le elezioni regionali. Le sfide decisive (relative alla conquista della carica di governatore del Lazio e del Piemonte) si sono risolte nell'offerta di un'insperata boccata d'ossigeno per la maggioranza. Se il centrosinistra avesse vinto in Piemonte, avremmo fatto riferimento ad un pareggio (probabilmente il risultato più giusto). L'affermazione del centrodestra non riconosce un tributo popolare in omaggio alle presunte (e davvero discutibili) ragioni del Governo. Se fosse stato così, il PDL non avrebbe perso più di due milioni di voti rispetto alle elezioni europee della scorsa estate. La vittoria non ha un valore essenziale, poiché è legata piuttosto a fattori contingenti. E' un dato di fatto innegabile che il leghista Cota abbia sconfitto la governatrice uscente del Piemonte Bresso soltanto in virtù dell'eccellente affermazione del movimento populista di Grillo, che ha estorto i voti al popolo no TAV prosciugando le riserve provinciali dei partiti di centrosinistra. Grillo ha consegnato il Piemonte alla destra. Può essere presentato come il miglior alleato di Berlusconi, sicuramente preferibile anche a leghisti e postmissini, poiché mette in pratica i propri compiti senza chiedere in cambio parcelle, poltrone o altro. Fu proprio lui, il barbone ricco da Genova, incantatore di internauti assopiti, ad anticipare il collasso dell'ultima legislatura di centrosinistra. E' un dato di fatto che se il centrosinistra avesse avuto il coraggio di candidare Chiamparino, il sindaco di Torino, decisamente più carismatico e popolare della Bresso, non staremmo qui a piangere sui cocci. Più complesso è invece il discorso del Lazio, dal momento che impone il riconoscimento di macchinazioni sotterranee ai danni della Bonino, abortista mangiapreti. E' una storia oscura in cui si intrecciano emissioni velenose di incenso e la prostituzione delle lande provinciali per il padrone berluscomico di turno.

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