La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



sabato 12 settembre 2009

La consolazione
del sabato sera


<<Rectius sentiuntur bona malis permixta: nec malorum cumulus bona superare credendus, cum exigua pars universi vel, si mavis, civitatis Dei nobis nota sit, & exigua malis specimina sufficiant ad utilitatem, quam bonum capit ex malo. Nihil prohibet etiam fixas innumeras incoli a creaturis felicibus & in spatiis coelum stellarum ambientibus bona abundare>>

Si ritiene giustamente che i mali
siano commisti ai beni e non è da stimare
che il cumulo dei mali prevalga sui beni,
dal momento che ci è nota un’esigua regione dell’universo o, se preferisci, della Città di Dio,
e gli scarsi indizi del male sono sufficienti
a presentare l’utilità che il bene trae dal male. Nulla vieta, inoltre, che innumerevoli stelle fisse siano popolate da creature felici e che negli spazi circondanti il cielo stellato sovrabbondino i beni.
Estratto di un testo inedito di Gottfried Wilhelm Leibniz tradotto da Francesco Giampietri.

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