La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



lunedì 23 marzo 2009

Amato Amir, benvenuto nel mondo
Caro amore,
alle 9 del mattino ti sei svegliato dal tuo sonno uterino e hai gettato il tuo primo sguardo su chi aveva la fortuna di trovarsi lì ad attenderti, mamma e papà. Nell’agosto del 2007, mentre passeggiavo per i vicoli del suk centrale del Cairo, sapevo già che saresti arrivato, sapevo che quest'alba sarebbe giunta. Mi rendi per la prima volta zio, donandomi la consapevolezza del tempo che passa, certo del fatto che né io né tua madre siamo più dei fanciulli. Mi rendi uno zio di secondo grado. L’affetto che mi lega ai tuoi genitori, autentico e sincero, vanifica il distacco parentale delle gradazioni. Ti sento vicino nonostante ancora non abbia avuto il privilegio di osservare il tuo candore, il tuo sguardo fiero, erede delle grazie d’Egitto. Porti il nome del protagonista straordinario del Cacciatore di aquiloni; vorrei che tu, dai prossimi anni, non ti stancassi mai di essere un cacciatore di sogni e libertà. Come tua madre sa, da ormai diversi mesi, il tuo nome, in ballottaggio con altre possibilità fino a pochi giorni fa, mi piace tantissimo, talmente tanto che tifavo in silenzio per la scelta che mamma e papà hanno poi effettivamente fatto. Diventeremo amici, parleremo tanto, fino a quando non ti sarai stancato di me. Domattina verrà al S. Camillo a chiedere notizie su di te uno strano individuo, nascosto da una barba ribelle e da occhiali marcati. Se gli offrirai in dote uno sguardo di dolcezza si scioglierà al tuo cospetto in gocce di felicità. Amir caro, sei l’annuncio della mia primavera. Mi permetto di dedicarti una quartina di un poeta persiano del XII secolo di cui ti parlerò, magari, fra una quindicina d’anni. Si chiamava ‘Omar Khayyâm e così ha scritto, pensa un pò Amir, proprio per te:

O cuore, fa conto di avere tutte le cose del mondo,
fa conto che tutto ti sia giardino di verde,
e tu su quell’erba fa conto d’esser rugiada
gocciata là nella notte, e al sorger dell’alba svanita.


A presto allora,
tuo Francesco

1 commento:

  1. Benvenuto piccolo Amir..."annuncio della primavera"
    alessia

    P.S. xchè c'eri per i vicoli del suk del Cairo?? Io non ti ho visto...

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