La vita è esperienza, cioè improvvisazione, utilizzazione delle occasioni; la vita è tentativo in tutti i sensi. Donde il fatto, a un tempo imponente e assai spesso misconosciuto, delle mostruosità che la vita ammette
Georges Canguilhem



domenica 1 marzo 2009

Lettera aperta a
Roberto Vecchioni
di Federica Passarelli


Avrei voluto inseguire l’incantesimo delle tue parole d’argento, afferrarle con le mani ancora tremanti dell’adolescenza.

Fossi stata tua discepola, ora mi ritroverei compagna di viaggio di me stessa. Mentre ciò che posseggo oggi è solo l’ombra di un sogno che non mi passeggia accanto ma che mi precede in ogni movimento.
Ma non ho cambiato i versi della mia canzone: sono sempre gli stessi, quelli di allora. Solo, la musica ho lasciato che volasse nel vento.

Ho calpestato altre strade, quelle sì nere come la notte, le strade del senso unico, quel senso oscuro e ortodosso che io ritrovo ancora tra le pagine di vecchi libri composti sul vuoto forense di articoli infinitesimali.
Ma non sogno se ti dico che non ho perso. Vivo per le mie parole. Anche per quelle che sto scrivendo adesso.

E se ascoltando la tua canzone non ho avuto timore di commuovermi proprio come un’adolescente, allora davvero non erano fantasmi quelli che un tempo immaginavo scritti sulle pagine altisonanti del Mio libro vivente.

Ho trovato il tuo foglio ingiallito sulla mia scrivania, ho provato a riempirlo d’emozioni perché se è vero che i poeti spostano i fiumi col pensiero, è anche vero che possono completare una vecchia canzone con un unico, piccolissimo verso: grazie.

2 commenti:

  1. Federica si riferisce, nel caso specifico, ad una delle canzoni più intense e coinvolgenti di Vecchioni, "Sogna ragazzo sogna", incisa nel 1999. Ero un ragazzino di quindici anni allora, animato da intraprendenti curiosità e titubanti incertezze. Ascoltavo spesso quella canzone. In più di un'occasione ho fantasticato sulla possibilità che Vecchioni l'abbia composta appositamente per il Francesco di allora. Un Francesco che si sentiva dire "parole rosse come il sangue, nere come la notte", che stringeva spesso i pugni, convinto del fatto che quelli come me avrebbero sempre perso. I sogni non pagano, sono inflazionati. I versi di Vecchioni mi colpirono profondamente, agendo sulla mia formazione come integratori ideali di autostima di conati di ribellione. Mi piaceva tanto, e mi piace ancora, percorrere il fiume tradendo il senso direzionale della corrente. E' terribilmente faticoso. Fa bene all'anima, però. Grazie Federica. Con la tua riflessione mi hai dato l'occasione di rivisitare un passaggio cruciale della mia bizzarra adolescenza

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  2. Qnt le canzoni ke segnano per ognuno, momenti importanti della vita. Canzoni legate ad avvenimenti, belli e tristi della ns esistenza. Lasciano dentro, il segno indelebile di un ricordo ke sembra "dimenticato", "archiviato" in un angolo della ns mente, ma ke c niente riemerge portando c se quell'inspiegabile brivido, ke come allora correva dentro di noi, riscaldando il cuore di inebrianti emozioni...!!!Grazie x avermi permesso di condividere per un'attimo, l'emozione ke solo la musica a volte può dare...kiss...mia cara!!!:-))))

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